Senza orario senza bandiera
(di Giannino Giannini)
Nel 1968 Fabrizio de Andrè scrisse delle canzoni che vennero incise dal complesso dei New Trolls raccogliendole nellalbum "Senza orario senza bandiera".
Erano dieci pezzi (nove + uno):
1) Ho veduto (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi),
2) Vorrei comprare una strada (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi),
3) Signore, io sono Irish (De Andrè, Mannerini, Reverberi),
4) Susy Forrester (De Andrè, Di Palo, Di Scalzi),
5) Al bar dellangolo (DAdamo, Di Palo, De Scalzi lunica senza FdA),
6) Duemila (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi),
7) Ti ricordi Joe? (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi),
8) Padre OBrien (De Andrè, Leva, Di Palo, Di Scalzi),
9) Tom Flaherty (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi),
10) Andrò ancora (De Andrè, Mannerini, Di Palo, Di Scalzi).
E stato un album che, allepoca, fece un discreto successo, ma che non ebbe seguito.
I testi, almeno per i pezzi di FdA, sono:
Ho veduto
Ho veduto nascere il sole dai ghiacci di Thule
Ho veduto i riflessi dorati delle moschee
Le onde adulte della Guascogna, gli squali bianchi
I tukul, le case dei ricchi
E ho pianto
Ho veduto mare chè mare, terra chè terra coro: per le strade del mondo
Come in me, come a Lisbona, come da noi per le strade del mondo
Ho veduto grano chè grano, fango chè fango per le strade del mondo
Ho ascoltato il linguaggio del mondo
E ho pianto
Ho visto amare, fremere, andare
Ho veduto la faccia sporca di un amico
Lo stupore di una pazzia, di una morte
Ho veduto lironica faccia di chi mi odia
Gli occhi larghi di chi ha paura
E ho pianto
Ho perdonato, giustificato
Ho veduto morire il sole nel golfo di Aden
Ho veduto il buio e la luce
E ancora piango
Vorrei comprare una strada
Vorrei comprare una strada nel centro di Nuova York
La vorrei lunga e affollata di gente di ogni età
E tanta luce nei buffi tubi di vetro colorato
Una fontana con mille bambini che giocano
Un gatto griglio che scalda assonnato il suo angolo
E voli alti contro i colori dellarcobaleno
E al tramonto vorrei sedermi allombra di un grattacielo
Fino a che io sentirò una voce che mi dirà
Scusami William mi spiace per te ma è la fine
Signore, io sono Irish
Signore, io sono Irish,
quello che non ha la bicicletta
Tu lo sai che lavoro e alla sera le mie reni non cantano
Tu mi hai dato il profumo dei fiori, le farfalle, i colori
E le labbra di Ester create da Te
Quei suoi occhi incredibili solo per me
Ma cè una cosa, mio Signore che non va
Io che lavoro dai Lancaster a trenta miglia dalla città
Io nel Tuo giorno sono stanco, sono stanco come non mai
E trenta miglia più trenta miglia sono tante a piedi lo sai
E Irish Tu lo ricordi, Signore, non ha la bicicletta
Nel Tuo giorno le rondini cantano la Tua gloria nei cieli
Solo io sono triste, Signore, la Tua casa è lontana
Devo stare sul prato a parlarti di me
E io soffro, Signore, lontano da Te
Ma Tu sei buono e tra gli amici che tu hai
Una bicicletta per il Tuo Irish certamente la troverai
Anche se vecchia, non importa, anche se vecchia mandala a me
Purché mi porti nel tuo giorno, mio Signore, fino a Te
Signore, io sono Irish,
Quello che verrà da Te in bicicletta
Susy Forrester
Susy eri bella ma non ti bastava
Eri gelosa di tutte le rose
E gli amori sognati erano senza età
Cavalieri nel vento che ti portavano la luna
Troppe stagioni e troppi inverni
Cadde la neve anche sui tuoi capelli
E gli amori perduti hanno la loro età
Servitori del tempo che ti regalano i ricordi
Spenta lestate, sfumati gli amori
Ora non sei più gelosa dei fiori
Duemila
Razzi intorno alla terra alla caccia di stelle
Di pianeti lontani, arrampicati su antichi soli
Lune che hanno perduto, nel mistero svelato,
Lincantesimo antico sopra lo specchio di mari notturni
Mentre in un angolo
Lultima figlia di un pescatore
Guarda stupita la bocca aperta delle sue scarpine,
Segrete amanti di vecchie calze bucate e stinte
Ti ricordi, Joe?
Ti ricordi, Joe
Era verde laggiù
Era verde il mare a Manila
Ti ricordi Joe
Eran tanti laggiù
Coi fucili nascosti tra i fiori
Quante stagioni passarono là
Quanti colori inutili ormai
Per occhi già stanchi oppure già chiusi
Per sempre
Ti ricordi Joe
Ti ricordi di Sam
Col il cuore coperto di mosche
E cè ancora chi
Va dicendo che noi
Noi marines non avevamo un cuore
Quante stagioni passarono là
Quanti colori inutili ormai
Per occhi già stanchi oppure già chiusi
Per sempre
Padre OBrien
Ho chiesto e non mhan dato un quinto del tesoro fregato in una lunga guerra
Un quinto mi bastava per togliere il dolore dai lebbrosari della terra
Ora restate solo voi che avete lumiltà
E quella stessa pietà di chi conosce il dolore,
Di chi per un gesto damore vi benedirà
Date lamore che cè in voi, non solo la pietà
Fate che giungano a me i frutti della bontà
E molte labbra domani sorrideranno per voi
Tom Flaherty
Ti amo, lo svelerò alle viole
Ti amo, lo abbaierò alla luna
Lo scriverò sui vetri, sui muri e gli alberi
Lo scriverò anche a Dio
Solo a te, amore, non lo dirò mai
Ti amo, lo griderò ai boschi
Ti amo, lo scriverò sullacqua
Te lo diranno le viole e i platani
Te lo dirà la luna
Da me solo, amore, non lo saprai mai
Andrò ancora
Andrò ancora per le strade del mondo con occhi sinceri
Cercherò ovunque il dolore, la gioia delluomo
Conterò le lacrime amare di chi soffre
I sorrisi di chi attende con mani protese in avanti
Andrò ancora senza un orario, senza bandiera
Mi chinerò su malati e fontane, su volti di bimbi
Camminerò tra sporcizia e danaro senza fermarmi
Andrò ancora e quando tornerò sarò più vecchio e migliore
Non sarò mai né triste né stanco
Andrò ancora e se tornerò sarò senzaltro migliore
Andrò ancora per le strade del mondo potete contarci