E' una storia che racconto ogni volta che qualcuno prende in mano una chitarra e fa girare le dita dentro un suo accordo. Inizio a cantare anche se il cianciare degli altri é assordante. Avevo 6 o 7 anni e passavo l'estate in campagna da mia nonna, insieme alle mie cugine, di poco pių grandi di me.
Il nostro passatempo preferito era arrampicarci su una scala di legno e raggiungere il piano pių alto di un pagliaio. Ci sdraiavamo lė e loro cominciavano a cantare, canzoni tristi e canzoni maliziose che mi affascinavano terribilmente. Le ho imparate a memoria, una dietro l'altra mi sono entrate  dentro, diventando parte di me, crescendo insieme a me.
Oggi sono "matura" e le sue canzoni sono tornate a fare da colonna sonora alla mia vita, ad una storia d'amore complicata e combattuta di cui si prevede sicuramente una fine tragica, come quelle di cui Fabrizio ha spesso parlato.
Comunque grazie, perchč "la gioia e il dolore hanno il confine incerto nella stagione che illumina il viso".

   Dolores